La tecnologia al servizio dell’uomo per l’ambiente.
Meteora ha un'elevata esperienza nel ripristino ambientale per la salvaguardia del territorio: ha infatti partecipato a progetti di grande impatto a livello nazionale ed europeo. Le strutture di rocce artificiali, costituite da materiali innovativi quali MCM e MCMk2 (Material Composit Meteora K2), sono di durata illimitata.
I vincoli più importanti da osservare, nel caso di dell'immissione di strutture ed elementi rocciosi artificiali per il ripristino ambientale, riguardano la creazione di giunture e colori con il massimo rispetto per l'ambiente circostante, sia dal punto di vista dei materiali utilizzati, sia da quello della verosimiglianza della struttura.
L'equilibrio ambientale non deve essere perturbato, al contrario, occorre inserirsi in maniera "impercettibile".
Meteora ha ricevuto la migliore valutazione vincendo gare di appalto europee per la produzione e fornitura di strutture e rocce artificiali con supporto tecnico applicativo del materiale e delle lastre in opera. I materiali MCM e MCMk2 (Material Composit Meteora K2) sono risultati tecnologicamente come i migliori prodotti sul mercato.
Interventi per l'ambiente e per la bellezza.
Il ripristino ambientale innovativo con rivestimento a copertura totale a Castelsaraceno (Potenza, Italia), interessa una torre a gradoni, alta 25 metri, con una base di 10 e una profondità di 8, ha subito un intervento strutturale ai fini di salvaguardia.
La gara europea e’ stata vinta dal materiale MCM, oggi evoluto in MCMk2 (Material Composit Meteora K2), del laboratorio Meteora di Sasso Marconi (Bologna, Italia).
Il prodotto è risultato straordinario per il superamento di tutti i test a cui è stato sottoposto:
- test di robustezza e resistenza alle bassissime temperature e alle condizioni atmosferiche limite invernali (– 30°C, forti venti, piogge, ghiaccio, acque sorgive e neve)
- test di robustezza e resistenza alle elevate temperature diurne estive (+45°C, enormi sbalzi termici, escursione termica notturna “da paesaggio arabo”)
- test di robustezza e resistenza dei giunti di collegamento tra le lastre, punti critici che devono superare senza rischi di fratture le condizioni atmosferiche più rigide. I tecnici, geologi, ingegneri, architetti e tutti i professionisti coinvolti concordano nel definire le giunture come il punto più delicato. I materiali sono soggetti a sollecitazioni meccaniche e fisiche che possono provocare micro fratture ed evolversi in medie e grandi crepe, per collassare in distaccamenti del materiale composito. I danni possono essere rilevanti e coinvolgere anche i centri abitati adiacenti.
La miscela composita rocciosa MCM e MCMk2 ha superato qualitativamente, in modo incontrastato, tutti i materiali proposti dalla concorrenza. L’applicazione in opera della miscela composita, asciutta e morbida, di roccia Meteora, una volta applicata ed essiccata, permette la vulcanizzazione delle lastre in MCM e MCMk2 che diventano, a contatto, un solido ed inseparabile monolito di roccia. ETERNA.
Ulteriore intervento di ripristino ambientale in territorio francese
L'intervento a Montecarlo, rivolto ad una villa privata, che comprende un ascensore e una cascata con piscina innestata nella roccia, ha previsto la valutazione positiva dell'impatto ambientale da parte delle autorità francesi e del Principato di Monaco.
Anche in questo caso l'intervento comportava un elevato impatto ambientale, poiché comprendeva la demolizione e la spaccatura di parte della scogliera del parco roccioso sul golfo, per l'inserimento dell’ascensore di cristallo, con taglio verticale di oltre 18 metri e la realizzazione del vano verticale con pareti in cemento armato. La valutazione da parte delle autorità competenti ha reso vincente la scelta di MCMk2, del laboratorio Meteora di Sasso Marconi (Bologna, Italia), nel confronto con altri materiali proposti da varie aziende di tutta Europa.
La qualità del colore
I colori e i cristallini che si possono applicare a MCMk2 durano a vita. Addirittura, migliorano nel tempo. Sono risultati i più idonei agli interventi di ripristino ambientale, in quanto hanno superato i concorrenti in tutti i test a cui sono stati sottoposti. Hanno risolto tutte le particolari richiesta, tra le quali:
- compatibilità estetica e verosimiglianza, confondendosi esteticamente con tutte le sfumature delle rocce locali:
- nessuna tossicità o rilascio di inquinanti nell'ambiente, per la salvaguardia della vegetazione, della fauna e dell'ecosistema
- perfetta integrazione ambientale, comprensiva della disponibilità al radicamento delle piante e allo sviluppo di un ecosistema autoctono
- agevolazione dello sviluppo di un ecosistema protetto: gli animali, in particolare i volatili rari, sono facilitati alla nidificazione entro le cavità delle rocce.
Immagini dell'intervento di ripristino ambientale a Castelsaraceno
Joomla Gallery makes it better. Balbooa.com
Evoluzione
Nel tempo, il progetto che riguarda Castelsaraceno (Potenza, Italia) è stato ampliato: altre gigantesche torri adiacenti sono state rivestite con lo stesso materiale ed impiegando gli stessi processi lavorativi, permettendo il completo ripristino e all'integrazione nella natura del meraviglioso parco roccioso di Castelsaraceno.
L'obiettivo di ripristinare il paesaggio e l'ambiente di Castelsaraceno (Potenza, Italia) tramite rocce artificiali è stato alla base del progetto del “ponte tra i due parchi”, che con i suoi 586 metri di lunghezza e sospeso a 80 metri di altezza è il ponte pedonale “tibetano” più lungo al mondo. Opera ingegneristica imponente, collega il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.